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Perché la Razza Bianca sta morendo

A volte le cose brutte accadono. Tuttavia, le razze non muoiono solo perché ciò accade. Le razze stanno morendo per il modo in cui la gente reagisce ad esse.

Di fronte ad una donna Svedese sanguinante, altri Svedesi hanno chiuso la porta. È successo dopo che tutti gli stupratori se ne sono andati. Non vi era pericolo. Quello a non averle aperto fu *un uomo*. L’ha sentita gridare. Ha visto che veniva violentata, presi a calci, gettata a terra. Lui non ha MAI chiamato né la polizia né l’ospedale. Quando tutti i maniaci se n’erano già andati, lui si limitò a chiuderle la porta in faccia. È codardia, senza alcun reale pericolo da giustificare, è codardia perché è codardia stessa. Il suo vicino non era ebreo o musulmano. Era Svedese e non chiamò nemmeno l’ospedale. Poi, quando è andata a chiedere aiuto, non vi era pericolo. Quelli a cui si è rivolta non sarebbero stati accusati di razzismo. Avrebbero potuto dire che era stata stuprata “dagli Svedesi” o attaccata “dagli orsi”. Avrebbero potuto chiamare qualcuno per portarla in ospedale, qualunque fosse la ragione. Eppure, non fecero neanche questo. Era in una metropolitana piena di gente, coperta di sangue. Nessuno l’ha notata.

Vi sono ebrei nell’universo. Vi sono musulmani nell’universo. Eppure, non sono tutti il pericolo. Il pericolo È che le persone si infilano le banane nelle orecchie, con le loro cuffie, gli occhi puntati sui loro smartphone, chiudono tutte le serrature delle loro porte, spaventati di guardare fuori dalla finestra, di accostare l’orecchio alla porta. Tutti vogliono voltare le spalle di fronte a ciò che succede intorno a loro quanto più possibile. Provano a vivere in silenzio fino alla morte e non imparano nulla da tutte le cose terribili che sono accadute attorno a loro durante le loro intere vite. Comunque, a volte, ad alcuni di loro la realtà li spinge via dal gregge e diventano parte di ciò che altri hanno paura di vedere, così tanto da continuare ad infilarsi le banane nelle orecchie ancora più in profondità e andarsene via di corsa senza voltarsi.

Riuscite ad immaginare il villaggio dei nostri Antenati dove chiudevano le porte, si tappavano le orecchie con le banane, mettevano la musica alta, ecc., per non sentire i nemici che violentavano la loro gente, bruciavano le case del villaggio ed incendiavano la loro stessa casa?

Riuscite ad immaginare Alessandro sedere tranquillamente nel suo palazzo a Mosca che beve il caffè quando Napoleone entrava a Mosca? Cosa ne sarebbe stato dell’Impero Russo?

Non potete immaginare tale comportamento nemmeno tra gli animali. Se hanno anche la più piccola possibilità di difendere sé stessi ed il loro branco, la colgono.

Lo ripeto, tutti questi “umani” (che, secondo me, non sono più umani dei loro stupratori) non erano in pericolo, né sarebbero stati accusati di razzismo od altro. Hanno solo voltato le spalle ad un membro della loro stessa specie senza una ragione. È stato semplicemente un’attitudine al comportamento del “non mi interessa”.

Gli Slavi avrebbero sentito le urla e sarebbero scesi dai piani più alti di edifici elevati. I Giapponesi ed i Vietnamiti sarebbero usciti dall’intero quartiere nel sentire le grida dei loro simili. In un villaggio Africano tutto il villaggio sarebbe uscito dalle sue capanne sentendo una loro donna urlare. Eppure, un uomo Bianco Svedese ha chiuso la porta in faccia ad una donna Bianca Svedese coperta di sangue, quando TUTTO il pericolo se n’era andato e NESSUNO poteva vederlo.

Hillary Clinton, Podesta, Soros, Rockefeller, Putin, Kim Jong-un, i grigi – nessuno di loro potrebbe farvi una cosa del genere. Solo voi potete fare questo a voi stessi. Alla vostra specie. E questo è un motivo per cui si muore.

Notizia
Svezia: Nessuno ha aiutato la donna violentata da 20 migranti Musulmani

Un caso di stupro talmente brutale che persino i principali media Svedesi ne parlano.

“Che schifo, hai lo sperma sulla faccia e sui vestiti, non coinvolgerci” – hanno detto alla donna. Aveva appena subito uno stupro di gruppo ed abusi da parte di una ventina di malviventi nella metropolitana di Fittja, ma nessuno nel sobborgo meridionale di Stoccolma ha voluto aiutare la vittima, come riporta Metro.

Sono stati resi noti ulteriori dettagli sul caso di alto profilo di Fittja, avvenuto in una tromba delle scale nell’agosto 2016. La donna è stata violentata in gruppo ed anche picchiata da una ventina di malviventi. La donna è stata presa a calci, picchiata, minacciata con un coltello e la sua testa è stata sbattuta contro il pavimento fino a che non ha perso conoscenza.

Un vicino che aveva assistito alla brutale aggressione ha scelto di ignorarla. Ha poi spiegato alla polizia che ha “imparato a non vedere o ad ascoltare troppo”. L’uomo ha vissuto per 15 anni a Fittja, una zona dominata dai Musulmani.

In cerca di aiuto dopo lo stupro, la donna ha suonato il campanello di un appartamento per chiedere assistenza e chiamare la polizia. Tuttavia, l’uomo che le ha aperto la porta ha ignorato la sua richiesta ed ha mandato via la vittima sanguinante coperta dai fluidi corporei dei suoi stupratori.

La donna riuscì poi ad arrivare al centro della città di Fittja per cercare aiuto, ma lì le venne detto che era “disgustosa”. Nessuno la voleva aiutare. “Un tizio le ha detto che era disgustosa e che aveva lo sperma nei capelli”, dice il rapporto della polizia. Ha anche provato a chiedere aiuto ad una guardia della stazione del treno, ma anche a lui non importava della situazione della donna.

Invece, la donna è stata costretta a prendere la metropolitana fino al centro di Stoccolma per cercare aiuto. Diversi uomini sono adesso stati accusati del crimine. Secondo la procura, loro hanno anche filmato lo stupro e riso durante l’abuso sessuale.

Tutti gli stupratori sono stati segnalati per avere un “passato da migranti”, espressione con cui i media svedesi definiscono gli immigrati musulmani.

Fonte: jihadwatch.org

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